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BRIGATE ROSSE: LE IDEOLOGIE

Secondo fondatori e dirigenti, le Brigate Rosse dovevano “indicare il cammino per il raggiungimento del potere e l’instaurazione della dittatura del proletariato e la costruzione del comunismo anche in Italia”. Tale obiettivo doveva realizzarsi attraverso azioni politico-militari e documenti di analisi politica detti “risoluzioni strategiche”, che indicavano gli obiettivi primari e la modalità per raggiungerli.
I Brigatisti ritenevano non conclusa la fase della Resistenza all’occupazione nazifascista dell’Italia; secondo la loro visione all’occupazione nazifascista si era sostituita una più subdola “occupazione economico-imperialista del SIM (Stato Imperialista delle Multinazionali)”, a cui bisognava rispondere intraprendendo un processo di lotta armata che potesse scardinare i rapporti di oppressione dello Stato e fornire lo spazio di azione necessario allo sviluppo di un processo insurrezionale. Le Brigate Rosse hanno quindi sempre rifiutato la definizione di “organizzazione terroristica”, attribuendosi invece quella di “guerrigliera”.
Il Professor Giovanni Senzani nei comunicati ufficiali delle BR nonché sugli stendardi che servivano di sottofondo per le fotografie ai cosiddetti “prigionieri politici” faceva iscrivere la frase: “La rivoluzione non si processa!”[6].
L’ideologia brigatista si riconduceva a dire chi la propugnava ad una “incompiuta lotta di liberazione partigiana dell’Italia”; come i partigiani avevano liberato il popolo dalla dittatura nazifascista, le BR avrebbero liberato una volta per tutte il popolo dalla servitù alle multinazionali statunitensi.
Alla logica partigiana si ispiravano i soprannomi che i brigatisti utilizzavano per celare la vera identità, nonché la struttura verticale dell’intera organizzazione: gruppi di fuoco inquadrati in cellule, a loro volta raggruppate in colonne sotto l’egida della direzione strategica.
In alcuni gruppi dell’estrema sinistra maoista e marxista-leninista, in alcuni dei collettivi autonomi, si vedeva un nesso tra sindacalismo militante ed azione partigiana: era la risposta da dare alla “Strategia della tensione” instaurata in quegli anni dai – si diceva – “servizi segreti deviati, complici della C.I.A.”.
“Alzare il livello dello scontro!” era lo slogan che condiva questa visione della realtà. Ad esempio, Mario Moretti proveniva dalle file del sindacato (Cisl).
L’altra anima delle Brigate Rosse fu quella della contestazione studentesca, nella fattispecie quella sorta alla Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento, cui appartenevano sia Renato Curcio che la moglie, Margherita Cagol.
Le Brigate Rosse operarono in Italia a partire dall’inizio degli anni settanta, attraverso una struttura politico-militare compartimentata e organizzata per cellule.
Compivano atti di “guerriglia urbana” e terrorismo contro persone ritenute rappresentanti del potere politico, economico e sociale (uccisione, ferimento [7] o sequestro di numerosi uomini politici, magistrati e giornalisti).
Lo scopo dichiarato del piano brigatista era l’abbattimento dello “Stato Imperialista delle Multinazionali” (S.I.M.) e la sua sostituzione con una democrazia popolare espressione della dittatura del proletariato.

29 marzo 2009 Posted by | 1, Alberto Monetti, DOLO, POLITICA NAZIONALE, STRA, VIGONOVO | , , , | Lascia un commento

Guido Colacicco commenta…

Con riferimento all’ articolo su Orizzonti nuovi del 28/02/2009:
Il mendace trionfo dell’evoluzionismo
di Achille della Ragione

Oggetto: Richiesta di pubblicazione
Curioso davvero il modo che avete scelto per “ celebrare “ il bicentenario darwiniano e i 150 anni dalla pubblicazione dell’ “ Origine delle specie “: cattolici lefevriani, fondamentalisti statunitensi, clerico fascisti nostrani non avrebbero potuto fare di meglio.
Ve la cavate con un articoletto che ricalca la “ Teologia naturale del reverendo William Paley ( siamo nel 1802 )nella quale compariva la celebrata metafora dell’ orologio e di fatto si teorizzava quel disegno intelligente che, dagli anni novanta del secolo scorso, è bandiera dei creazionisti “ scientifici “.
Sarebbe meglio sgombrare il campo da equivoci.
Se per scientifico, intendo qualcosa che ha a che fare con il metodo galileiano, nulla può giustificare l’ attribuzione del termine alle più recenti filiazioni del creazionismo.
Per credere nelle mitologie religiose, non abbiamo bisogno di giustificazioni razionali, ma se vogliamo parlare di scienza e storia della scienza, è bene ricordare che l’ evoluzione attraverso selezione naturale ( ciò che Darwin chiamava Teoria della discendenza con modificazioni ) riceve conferme propriamente scientifiche da molti decenni.
Le questioni e discussioni aperte tra studiosi del settore sono comunque nell’ ambito della teoria stessa, il cuialore euristico ha posto le basi della biologia moderna e contemporanea, fino alle applicazioni mediche di cui tutti ( creazionisti inclusi ) ci serviamo.
Tutta la biologia si fonda su Darwin, quindi parlare di trionfo “ mendace “ è disinformazione pura e semplice.
Perchè questo porsi in perfetta sintonia con l’ atteggiamento antiscientifico che, lo sappiamo, tanto ci costa intermini di sviluppo?
Non trovando una risposta sensata al quesito, posso consigliare ai redattori del nostro periodico la consultazione di una stringatissima bibliografia sull’ argomento, alcuni titoli nel mare magno di ciò che è stato pubblicato su Darwin e l’ evoluzione.
Tanto perchè è meglio parlare con cognizione piuttosto che per sentito dire, comincerei con
Charles Darwin “ L’ origine delle specie ”- Universale Bollati Boringhieri
a seguire:
Telmo Pievani ( 2005 ) “ Introduzione alla filosofia della biologia “-Biblioteca di cultura moderna-Editori Laterza
Francois Jacob (1978 )” Evoluzione e bricolage “- Nuovo politecnico Einaudi 108- Einaudi
Ernst Mayr ( 1991 ) trad.it. “ Un lungo ragionamento. Genesi e sviluppo del pensiero darwiniano “ Bollati Boringhieri
S.J.Gould ( 2002 ) trad.it. “ La struttura della teoria dell’ evoluzione “-Codice edizioni
R. Dawkins ( 1986 ) trad.it. “ L’ orologiaio cieco “-Mondadori-Oscar scienza
Infine, tanto per capire qualcosa in più sulle nostre abitudini mentali:
G. Marcus ( 2008 ) trad.it.” Kluge, l’ ingegneria aprossimativa della mente umana “-Codice edizioni
Girotto, Pievani, Vallortigara (2008 ) “ Nati per credere perchè il nostro cervello sembra predisposto a fraintendere la teoria di Darwin “-Codice edizioni

Scritto da Francesca Pisani Doni
condiviso da Guido Colacicco e da molti altri elettori

21 marzo 2009 Posted by | 1 | Lascia un commento

PADRE SILVIO CHE SEI AL GOVERNO

Padre Silvio che stai al governo

Sia santificato il tuo nome

E venga il tuo monopolio

Sia fatto il disegno contro le intercettazioni

Così da salvare il sedere alla Carfagna e a Saccà

Dacci oggi la social card

Tanto da non pagare luce e bollette

Non ci dare libertà alcuna e

Liberaci Silvio dai comunisti

Amen

14 marzo 2009 Posted by | 1 | , , | Lascia un commento