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CARTA STAMPATA

P a r t i t i      i n    c a m p o    p e r        l e   p r o s s i m e      e l e z i o n i

la Nuova di Venezia — 13 settembre 2009   pagina 32   sezione: PROVINCIA

DOLO. Prime ammissioni e ferventi trattative in vista delle elezioni comunali in programma l’anno prossimo. Come previsto dopo la pausa estiva sono cominciati i contatti tra le varie forze politiche e i gruppi civici per delineare le strategie future con Veneto City che sarà il nodo cruciale. Ad uscire allo scoperto è l’Italia dei Valori che apre ad un possibile accordo con il centrosinistra. «Siamo convinti – spiega Alberto Monetti – che sia necessaria la nostra presenza alle prossime elezioni per riaffermare nel paese la cultura della legalità. Siamo disponibili ad aprire il dialogo partendo da questo presupposto con tutte le forze del centrosinistra e con le componenti della società civile». I membri dell’Idv hanno già stilato alcune priorità. «Ci deve essere un ricambio generazionale che deve basarsi sulla giustizia, correttezza e trasparenza. I cittadini devono essere protagonisti del loro paese». La fotografia di Dolo in questo momento vede un Pd che dovrebbe ricandidare il sindaco uscente Antonio Gaspari. A sinistra è probabile la presenza della lista «Sinistra Civica» formata da Rifondazione, Sinistra e Libertà, Comunisti Italiani e Verdi, che dopo la fuoriuscita dalla maggioranza correrà da sola. A destra la situazione vede Pdl e Lega in fase di trattativa per la formazione di una civica unica ma sembra che il nodo principale rimanga quello del candidato sindaco con il «Carroccio» che lo chiede a gran voce. Rimane alla finestra invece l’Udc che potrebbe aprire un canale di discussione sia con il Pd o il Pdl in base ad un programma condiviso. Passando alle liste civiche c’è la presenza sicura di Gianluigi Naletto mentre si aspettano movimenti della lista «Dolo per Dolo». (Giacomo Piran)

GAZZETINO DEL 27/01/2009

DOLO Pioggia di critiche di Alberto Monetti (Italia dei valori) agli interventi in corso. In alcuni casi non verrebbero                                                                                                                         rispettate le distanze stabilite per legge

«Polo scolastico, opere fuori norma»   Ma ci sarebbero anche problemi di permanenza di amianto nelle intercapedini e di infiltrazione d’acqua
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Martedì 27 Gennaio 2009,

Dolo
Attenzione allo stato dei lavori all’interno del polo scolastico dolese. A lanciare l’allarme su possibili irregolarità è il partito dell’Italia dei Valori, attraverso il coordinatore Alberto Monetti. «Come si capisce dal verbale di deliberazione del consiglio comunale numero 46 del 19 luglio scorso – spiega Monetti- in Riviera del Brenta tutto appare aggirabile». E per spiegare meglio la situazione cita letteralmente ciò che vi è contenuto. «Rilevato – si legge – che parti delle opere previste non rispettano la distanza minima tra corpi di fabbrica prevista dall’articolo 35 del vigente regolamento edilizio “Caratteristiche edilizie di cortili, patii, lastrici solari e cavedi” secondo cui (comma 2): la distanza tra corpi di fabbrica dello stesso edificio, limitatamente alla parte sovrapponibile, non deve essere inferiore all’altezza del corpo di fabbrica più alto, con un minimo di 10 metri, qualora le finestre riguardino locali abitabili, e a 5 metri in ogni altro caso. Il distacco non viene computato nelle rientranze degli edifici qualora il rapporto tra profondità e larghezza sia inferiore a un terzo».
«Gli amministratori – rilancia Monetti a nome dell’IdV – però non sembrano curarsi della gravità di simili provvedimenti e, confidando nel disinteresse generale, tirano dritti per la loro strada».
L’IdV, comunque, sviluppa una denuncia a 360 gradi e non risparmia critiche all’amministrazione di Dolo. «L’Itcs Lazzari – accusa Monetti – ha problemi gravissimi come l’amianto mai bonificato nelle intercapedini dei muri in cartongesso; la pioggia che entra nelle aule e nei corridoi rendendo l’istituto un acquitrino; problemi di riscaldamento, ai servizi igienici ed elettrici. Me nel frattempo vengono sperperati 6 milioni di euro per la sistemazione degli uffici del liceo scientifico e del Musatti; invece di garantire la sicurezza e la salute degli studenti».
Infatti, Monetti ritiene che di otto nuove aule, solo tre saranno a disposizione degli alunni; le restanti cinque, stando alla sua analisi, verranno destinate ad uffici amministrativi. «Poi – sostiene l’esponente dell’Idv – non si capisce come sia possibile che nell’edificio retrostante il polo scolastico, denominato Veneto City, il costo dell’opera sia previsto a 1500 euro il metro quadro, contro i 3mila euro per l’edilizia pubblica». Così l’Italia dei Valori, ribadendo come il denaro pubblico non vada sprecato, chiede la messa in sicurezza di via Curzio Frasio, che i prefabbricati diventino archivi o centro studi; che il Comune si faccia carico, almeno nel periodo d’istruzione obbligatoria, dei libri di testo per redditi inferiori a 45mila euro; e non venga realizzata la terza aula magna, ma che quei soldi siano impiegati per realizzare una rete Wi-fi ad uso di tutti, insieme alle strutture scolastiche necessarie per lo svolgimento dei programmi».
G.D.L.

IL GAZZETTINO DEL 10/01/2009

DOLO. CONTESTATO L’APPOGGIO ALLA GIUNTA

Idv sull’Aventino contro gli “ecomostri”

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Sabato 10 Gennaio 2009,

Dolo

«Ancora una volta arriva la notizia che la Giunta comunale dolese dà il via libera a una serie di opere pubbliche che devasteranno il territorio della Riviera del Brenta. Ancora una volta questa Giunta, non più in grado di rappresentare il paese, non ascolta i suoi elettori».

A sostenere questa dura presa di posizione è l’Italia dei Valori di Dolo, attraverso il suo rappresentante Alberto Monetti. «È un gruppo di governo – attacca Monetti – che decide di non cambiare rotta, che si disinteressa della vivibilità del proprio paese e che pensa solamente a garantirsi un futuro politico ormai prossimo al capolinea». Parole durissime per esprimere una ferma contrarietà a Veneto City, l’elettrodotto, la Camionabile e la Romea Commerciale. Quattro opere sulle quali la giunta dolese pare non essere del tutto contraria.

«Questa – afferma Monetti – non è l’eredità territoriale che vogliamo lasciare ai nostri figli e ai giovani che vivono nel territorio. L’Italia dei Valori pertanto chiede formalmente all’Amministrazione Dolese un netto cambio di rotta, togliendo dal Prg queste opere: gli interventi decisi sono un errore tanto sul piano amministrativo quanto su quello politico».

In pratica l’IdV vuole che l’Amministrazione dolese faccia chiarezza una volta per tutte sull’annosa Porta Ovest, chiarendo di cosa si tratta e quali costi sociali e ambientali comporti la sua realizzazione. L’IdV, inoltre, annuncia la preparazione di una petizione pubblica, unita ad altri movimenti e partiti del centrosinistra, perché il territorio venga tutelato e con esso i suoi cittadini e commercianti. «Perché – afferma – da questi “ecomostri” verrebbero certamente cancellati». Esprimendo tutto il loro impegno per il rilancio dell’artigianato e la piccola-media impresa.

G.D.C.

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Grandi opere Contraria Italia dei Valori

DOLO. «La Giunta di Dolo ha appoggiato delle opere pubbliche che devasteranno il territorio. La maggioranza non è più in grado di rappresentare il paese e non ascolta i suoi elettori che ormai non si riconoscono più in questo gruppo che si disinteressa della vivibilità del paese». Questa è la posizione dell’Italia dei Valori di Dolo che con una nota si oppone alle grandi opere previste in Riviera. «Siamo contro a questo tentativo di depredare il territorio e riteniamo assurdo che il comune di Dolo non si assuma la responsabilità nei confronti dei cittadini fornendo con trasparenza i progetti che vorrebbe attuare». L’Idv spiega la sua posizione. «Se Veneto City, l’ Elettrodotto, la Camionabile e la Romea Commerciale rappresentano la tutela del territorio noi non ci stiamo. Chiediamo al comune un cambio di rotta, togliendo dal Prg queste opere. Infine chiediamo che venga fatta chiarezza una volta per tutte su Veneto City». L’Idv di Dolo, con le forze della sinistra e con i comitati, sta preparando una petizione. «Il territorio, i cittadini e i commercianti vanno tutelati da questi «Ecomostri» che rischiano di cancellare la Riviera e il suo tessuto socio-economico». (g.pir.)

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